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Bologna, la casa che vorrei nel 2023

La casa che vorrebbe il bolognese è un quadrilocale, che abbia una stanza dedicata allo smartworking, con spazi aperti vivibili, ad alta efficienza energetica per tutelarsi dalla volatilità dei costi di energia elettrica e gas, tecnologicamente avanzata con impianti domotici per aumentarne il comfort e possibilmente all’interno del capoluogo. Il 44% è anche disposto a spostarsi in comuni limitrofi.

È quanto emerge dalle ultime analisi di mercato Gabetti e ANCE.

Comprare una casa nuova a Bologna resta un desiderio molto vivo dei bolognesi e non solo. Bologna attrae anche molti potenziali acquirenti fuori comune, sia per investimento che per motivi di studio.

Sono diverse le motivazioni che tengono alta la domanda immobiliare a Bologna:

  • Sviluppo economico della città che diventa sempre più un hub europeo di servizi. Si prenda ad esempio la recente attivazione del Tecnopolo, del supercomputer e della forte attrattività di lavoratori e studenti.
  • Caro affitti con canoni mensili molto concorrenziali rispetto ad una rata mutuo, nonostante l’aumento dei tassi. Oltre alla scarsità di prodotto in affitto sul mercato, soprattutto di qualità.
  • Investimento immobiliare ad alta potenzialità di rendimento, sia per l’affitto tradizionale sia per chi vuol sperimentare l’affitto turistico in una città che vede crescere sempre di più il flusso annuale di turismo. Un dato su tutti: da inizio giugno a metà luglio l’occupazione media delle camere alberghiere si è assestata all’82,7%, superando il 74% registrato nello stesso periodo del 2019. Nel 2021 sono arrivati +56,4% di turisti italiani e +80,5% di turisti stranieri rispetto al 2020.
  • Desiderio di case moderne ad alta efficienza energetica e adeguati livelli di comfort.

Dove vogliono comprare casa i bolognesi?

Il quartiere Navile e San Lazzaro di Savena sono le mete preferite ed anche i comparti a maggior sviluppo immobiliare.

Emerge da un outlook Gabetti 2022, che oltre a confermare questa importante spinta all’acquisto (+11% nel primo semestre 2022) le direttrici si concentrano nel comparto del quartiere Navile. L’altro comparto riguarda San Lazzaro.

Qualità della vita e componente tecnologica, strettamente legata al risparmio energetico, sono le principali motivazioni all’acquisto. Non solo, ma “Qualità della vita, cultura, impresa e accessibilità. Questi sono tra i principali fattori abilitanti che rendono Bologna fortemente attrattiva per gli investitori del settore immobiliare nel panorama nazionale e internazionale” afferma Enrico CestariHead of Gabetti Home Value

Questi due quartieri sembrano rispondere pienamente alle nuove esigenze dei bolognesi. Sono diversi i progetti attivi in queste zone, anche di riqualificazione urbana, che hanno inciso positivamente su tali sviluppi.

Se osserviamo il quartiere Navile, dove Costruzioni Dallacasa ha già portato a termine un progetto in via Freud, uno in costruzione in via Terracini e un prossimo in fase di progettazione, possiamo notare quanto sia stato stravolto positivamente questo comparto.

  • Sedi universitarie come la Facoltà di Ingegneria e a poca distanza la Facoltà di Fisica
  • Vicinanza con il centro storico di Bologna
  • Attivazione del People Mover che lo rende un importantissimo hub da e per l’aeroporto o la stazione Alta Velocità
  • Vicinanza con l’ospedale Maggiore e miglioramento della viabilità urbana
  • Servizi che rendono questo quartiere il modello della città dei 15 minuti. Tutti i servizi disponibili a pochi minuti dalla propria abitazione

Che tipologia di casa vogliono comprare i bolognesi?

A Bologna, come abbiamo già rimarcato, la domanda abitativa è molto alta e l’offerta non è adeguata al suo livello, soprattutto per i più esigenti che ambiscono a soluzioni abitative di qualità e adeguate a ciò che oggi le nuove tecnologie possono offrire in tema di risparmio energetico e comfort abitativo.

Non è un mistero, soprattutto dopo gli effetti da lockdown, che la casa non viene più considerata un semplice dormitorio ma è diventato un luogo da vivere.

Oggi a Bologna la domanda è rivolta a:

  • Classe energetica elevata: disporre di abitazioni non energivore mette al riparo anche i flussi di cassa delle famiglie che non devono più temere degli effetti di volatilità delle utenze come energia elettrica e gas. Tale fattore è stato particolarmente sentito soprattutto nell’ultimo anno per gli effetti dell’instabilità internazionale.
  • Una stanza in più: la casa diventa sempre più anche un luogo di lavoro o di studio. Disporre di un ambiente dedicato è diventata una vera necessità di quasi tutti i nuclei familiari. Oggi è cresciuto molto il numero di lavoratori e/o studenti che possono svolgere diverse mansioni senza recarsi al lavoro o in facoltà.
  • Spazi esterni vivibili: la possibilità di poter vivere la propria casa anche all’esterno è sempre più indice di qualità della vita. Che si tratti di terrazzi o giardini privati, oggi la domanda immobiliare diventa sempre più selettiva su tali parametri.

Ovviamente il mercato dell’usato difficilmente può soddisfare queste nuove necessità abitative, e anche gli effetti reali degli ecobonus come il 110% non hanno portato ad una riqualificazione sensibile del patrimonio immobiliare.

Il mercato delle nuove costruzioni diventa lo snodo principale per soddisfare queste esigenze, ma l’offerta sul mercato non è considerata sufficiente. Contrariamente ai primi effetti da post pandemia, dove vi era anche una sensibile spinta a muoversi verso le periferie o comuni limitrofi, oggi assistiamo a un desiderio di ritorno verso il capoluogo felsineo. Sempre prendendo come riferimento il report di Gabetti, in collaborazione con ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) il 56% dei potenziali acquirenti preferiscono un’abitazione all’interno del comune di Bologna, mentre il 44% preferirebbe un comune limitrofo al capoluogo bolognese.

Il taglio d’immobile maggiormente desiderato è il quadrilocale.